ENRICO IV
di Luigi Pirandello
dramma in due atti
regia di ENZO RAPISARDA
Personaggi e interpreti

ENRICO IV
Enzo Rapisarda
MARCHESA MATILDA SPINA
Rita Vivaldi
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FRIDA, figlia della Marchesa
Anna Rapisarda
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BARONE TITO BELCREDI
Domenico Veraldi
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LANDOLFO, consigliere
Mario Cuccaro
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MARCHESE DI NOLLI
Marco Vallarino
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Staff
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Scenografia
I dipinti sono stati realizzati da Stella Pimazzoni per "La grotta di Fingal"
Direttore Luci e Suono
Khristopher Ramos Villegas
Costumi
Daniela Marini
Spade, corone, armatura ed oggetti d'epoca realizzati da Renzo Zanoni
ACCONCIATURE
Moreno Pasqualin
FOTOGRAFO DI SCENA
Michele Albrigo
REGIA
Enzo Rapisarda
PRODUZIONE E MESSA IN SCENA
Nuova Compagnia Teatrale
La tragedia ha un antefatto che risale a molti anni prima della vicenda che si svolge sulla scena. Un gruppo di amici organizza, in occasione del carnevale, una cavalcata in maschera, durante la quale il protagonista, che aveva scelto per sé il costume di Enrico IV di Germania, cade battendo la testa. L'incidente gli provoca la perdita di coscienza, ed al risveglio, egli crede di essere realmente il sovrano del quale aveva indossato l'abito. Da quel momento egli vive tra le mura di una finta corte, assecondato nella sua follia da tre consiglieri.
L'azione inizia quando il nipote, marchese Carlo Di Nolli, decide di tentare uno stratagemma per sottrarre lo zio alla sua disgraziata condizione. Così inscena un incontro con Matilde Spina, la donna amata in gioventù da Enrico IV. Vi partecipano anche Tito Belcredi, amante di Matilde Spina e antico rivale di Enrico e la giovane figliola di lei, Frida, ritratto della madre al tempo della cavalcata.
Si spera così, che la somiglianza richiami alla mente del folle il tempo che aveva preceduto lo sfortunato incidente. In realtà, Enrico IV non è più pazzo: da anni simula il suo doloroso stato perché non vuole ritornare ad una realtà che lo disgusta. Svelato l'inganno, egli ammette di essere rinsavito, ma l'impudenza di Matilde riaccende in lui antichi rancori.