L'ONOREVOLE
di Leonardo Sciascia
dramma in tre atti
regia di ENZO RAPISARDA
Personaggi e interpreti

Emanuele Frangipane - l'onorevole
DOMENICO VERALDI
Assunta - sua moglie
RITA VIVALDI
Monsignor Barbarino
ENZO RAPISARDA
Francesca - figlia di Frangipane
ANNA RAPISARDA
Fofò - fidanzato di Francesca
MARCO VALLARINO
Agostino Miccichè
RICCARDO BERTI
MARIO CUCCARO
Don Giovannino Scimeni
MARIO SANTAGATI
MICHELE BOTTARO
Margano - alunno di Frangipane
MARIO CUCCARO
​
Deputato Sinatra
MORENO PASQUALIN
Staff
​
Scenografie e Costumi:
Laboratorio N.C.T. Verona
Direzione luci e audio:
Khristopher Ramos Villegas
Fotografie:
Michele Albrigo
Regia:
Enzo Rapisarda
Produzione e messa in scena:
Nuova Compagnia Teatrale
Scritta da Sciascia nel 1965, L’onorevole costituisce una parabola sulla dinamica del potere e delle sue diaboliche qualità, attraverso il percorso in tre atti di grande intensità drammaturgica, la vicenda di un modesto e onesto insegnante di liceo, il professor Frangipane, consacrato e moralmente dannato da una repentina elezione al Parlamento. Egli cede alle lusinghe del mellifluo e insinuante monsignor Barbarino e di un notabile della zona, che lo convincono a candidarsi alle elezioni politiche del 1948. In seguito alla sua elezione, si assisterà alla scalata al potere di Frangipane che abbandona la sua passione per i classici e per le humanae litterae e con loro ogni resistenza verso compromessi che un tempo riteneva ripugnanti, finendo per tradire anche gli affetti familiari, risucchiato da una spirale perversa. La moglie Assunta, donna silenziosa e devota, assiste con costernazione alla trasformazione del marito, maturando via via un arricchimento della sua istruzione e della sua capacità di pensiero etico e politico, che Sciascia tratteggia con pennellate di grande umanità e profondità morale.
Ambientata dall’autore in una Sicilia del dopoguerra, ma come scrive lo stesso Sciascia nella prefazione, opera che si può estendere a qualsiasi ambiente e a ogni colore politico, L’onorevole è un atto di denuncia lucida e a tratti ironica e grottesca della connivenza tra politica, affari, istituzioni ecclesiastiche e criminalità organizzata, che lascia emergere favori e corruzioni, furbizie e tradimenti assumendo il carattere di amara profezia dei tempi moderni.