UN NEMICO DEL POPOLO
di Henrik Ibsen
adattamento in due atti di Rita Vivaldi
regia di ENZO RAPISARDA
Personaggi e Interpreti
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DOTTORE
Enzo Rapisarda
FIGLIA DEL DOTTORE
Anna Rapisarda
SINDACO
Mario Cuccaro
REDATTORE GIORNALE
Marco Vallarino
DIRETTRICE GIORNALE
Rita Vivaldi
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TIPOGRAFO
Domenico Veraldi
Staff
Scenografia e costumi:
Laboratorio N.C.T.
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Direzione luci e suono:
Khristopher Ramos Villegas
Eduardo Romero Sanchez
Regia:
Enzo Rapisarda
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Foto:
Tiziano Scolari
Produzione e messa in scena:
Nuova Compagnia Teatrale 2023
Scritta nel 1882 e portata in scena per la prima volta l’anno successivo, “Un nemico del popolo” di Henrik Ibsen, è un testo di folgorante attualità che ripropone temi sensibili e scottanti con spietata lungimiranza.
Viene rappresentato con grande lucidità il rischio che corre ogni società democratica ogni qualvolta emerge lo scontro fra corruzione del potere e contaminazione ambientale.
In una piccola cittadina economicamente depressa, la scoperta di acque termali benefiche porta ricchezza e sviluppo ai suoi abitanti. I protagonisti della vicenda, due fratelli molto diversi tra loro, ricoprono entrambi ruoli di prestigio: il Sindaco della città e il medico delle Terme. Proprio quest'ultimo sarà apostrofato dai propri concittadini “un nemico del popolo”, per aver scoperto e denunciato il forte inquinamento delle acque termali che causerà malattie molto gravi nei turisti che verranno a soggiornarvi.
Se la notizia dell’inquinamento dovesse diffondersi, lo stabilimento termale sarebbe costretto a chiudere per almeno tre anni, tempo necessario alla sostituzione delle condutture e alla bonifica del territorio. E qui scatta la feroce protesta dei cittadini che si stanno arricchendo con i proventi di un turismo sempre crescente, che dovrebbero inoltre accollarsi l’onere di spesa dei lavori, dato che gli azionisti della Società Termale dichiarano di non avere fondi sufficienti. è così che tutta la comunità e la stampa asservita al potere, si scagliano contro il medico, isolandolo sempre di più e accusandolo di voler sabotare una risorsa fondamentale per il benessere comune e appellandolo quindi come “nemico degli interessi della società”.
Si tratta di un testo classico ma fortemente contemporaneo che la regia di Enzo Rapisarda sceglie di collocare in un tempo e in un luogo privi di coordinate precise, proprio per sottolineare l’estrema attualità dei temi trattati che toccano tutti noi nel profondo: inquinamento ambientale, corruzione dei poteri forti, scelta distorta della stampa di dar voce al potere a scapito della verità, violenza e sopraffazione della cosiddetta “maggioranza compatta” nei confronti delle minoranze.